I
Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, in concomitanza con
le attività di controllo del territorio finalizzate, tra l’altro,
in questo delicato periodo, a verificare il rispetto dei
provvedimenti governativi per contenerne la diffusione del virus
“Covid – 19”, stanno rivolgendo sempre maggiore attenzione a
coloro che, nel particolare momento, sovente navigano nella rete, per
le più diverse esigenze, risultando, pertanto, esposti a possibili
contatti con malintenzionati, di cui potrebbero divenire vittime di
reati informatici.
In
tale ottica, per i casi di seguito descritti, i Carabinieri dei
locali Comandi Stazione hanno individuato e deferito in stato di
libertà all’Autorità Giudiziaria 6 persone, individuate in altre
località del territorio nazionale, responsabili, a vario titolo, di
truffa, via web, ai danni di ignari cittadini.
Nel
dettaglio, all’esito di distinte indagini, è stato accertato che
a:
Barile,
una 39enne, dopo avere messo in vendita un orologio, mediante
l’inserzione su una piattaforma di vendita interna ad un social
network, ha indotto un uomo del luogo ad accreditare la somma di 100
euro sulla propria carta Postepay, quale corrispettivo per l’acquisto
dell’oggetto. Il venditore, però, incassati i soldi, ha poi omesso
la spedizione della merce;
Ruvo
del Monte, un 42enne, dopo avere contattato una donna del posto, le
ha stipulato on line, tramite un sito di “brokeraggio”
assicurativo, polizze R.C.A. per un periodo di alcuni anni.
Purtroppo, i diversi certificati di assicurazione emessi nel corso
del tempo si sono poi rivelati falsi, con la denunciante che ha
accreditato, complessivamente, la somma di 2.630 euro su conto
corrente bancario e carta Postepay riconducibili al presunto
mediatore;
Acerenza,
un 60enne, dopo avere contattato telefonicamente un pensionato del
luogo, che aveva posto in vendita una stufa a legna al prezzo di 758
euro, mediante inserzione su di un apposito sito on line, con
artifizi e raggiri, l’ha indotto ad accreditare un importo pari al
valore dell’elettrodomestico sulla sua carta Postepay. Il finto
acquirente è riuscito a raggirare la vittima, convincendola che
detta somma costituisse il corrispettivo per la vendita
dell’apparecchio;
Melfi,
un 20enne, un 19 enne ed un 23enne, dopo avere contattato
telefonicamente un giovane del posto, tramite uno di loro, che si è
spacciato per operatore di Poste Italiane, lo hanno indotto a fornire
le credenziali di accesso al proprio conto corrente postale.
Dopodiché, hanno effettuato svariati bonifici, su carte prepagate a
loro intestate, per un accredito complessivo di 1.945 euro.
Gli
episodi descritti sono utili per invitare nuovamente i cittadini,
potenzialmente coinvolti in casi analoghi, a rivolgersi
immediatamente alle Stazioni dell’Arma presenti capillarmente nei
comuni potentini o a inviare segnalazioni al Numero Unico di
Emergenza “112” dell’Arma, così da consentire di poter attuare
investigazioni tempestive e risolutive in ordine a tali subdole
condotte, così da poter risalire ai responsabili di tali reati.